domenica 21 agosto 2011

L'erba del vicino

Lo confesso, ho un debole per la cucina veneta. Fatta di amore per la tradizione e spesso di ingredienti poveri. Questo piatto ne rappresenta lo spirito e io lo adoro. Se la immaginate solo d’inverno, ricredetevi. A me piace molto gustarla d’estate, quando i fagioli sono teneri e si cucinano freschi. Da servire tiepida, con olio d’oliva a crudo e pepe nero macinato. Volendo, anche un po’ di prezzemolo. Originariamente andrebbe cucinata con i tipici fagioli di Lamon e con le cotiche, ma è buona anche con i borlotti e io la preferisco in versione vegetariana.

Pasta e fasioi


Cosa serve per 4
Olio extravergine d’oliva d.o.p.
1 scalogno
1 gambo di sedano
1-2 carote
400 gr di fagioli borlotti sgranati freschi
Pepe nero da macinare fresco
Sale
Un po’ di prezzemolo fresco se piace.

In una pentola dai bordi alti mettere un filo d’olio d’oliva, carote, il sedano e lo scalogno tritati molto sottili, dopo un paio di minuti di rosolatura, aggiungere i fagioli sgranati e lavati e coprire con 1 litro di acqua fredda. Lasciare bollire per almeno un’ora e mezza, avendo cura di aggiungere acqua se si asciuga troppo. Quando i fagioli saranno molto teneri, metterne un po’ da parte e passare il resto col passaverdura, per dare una consistenza più cremosa. Riportare ad ebollizione. Aggiungere la pasta e ultimare la cottura. Il tipo di pasta è a scelta, io preferisco la pasta all’uovo come i maltagliati. Per accelerare, come in questo caso, uso i capelli d’angelo senza proseguire la cottura. Si cuoceranno solo col calore.

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