giovedì 4 settembre 2008

Dolcezze Antiche

Succulento e antichissimo, frutto sensuale, carnale, languido e inebriante. Il fico, considerato sacro per millenni, in quanto simbolo di conoscenza, abbondanza e fecondità è dolce ed energetico, ricco di fibre e di minerali come potassio, calcio e magnesio, preziosi per l’organismo. Proteggiamo il nostro sistema immunitario riscoprendo questo preziosa dolcezza, troppo stesso sottovalutata.

Ecco una ricetta di antiche origini, rielaborata per renderla più delicata, permette di sfruttare anche quei frutti che, duri e piccoli, a fine stagione non giungono a maturazione (chi possiede un albero di fico lo sa bene!)

Tagliatelle pancetta e fichi

400 gr di fichi verdi acerbi
100 gr di pancetta tagliata a fette non sottili
Olio di oliva extravergine
1 cipolla piccola
100 gr di pecorino
1 pizzico di zucchero
Vino bianco
Sale e pepe

Soffriggere in 3 cucchiai di olio d’oliva la cipolla tagliata fine con pezzettini di pancetta. Quando entrambi saranno dorate aggiungere i fichi tagliati a pezzettini, continuare col soffritto aggiungendo un pizzico di zucchero e mezzo bicchiere di vino bianco. Far cuocere lentamente finché il sugo non si è ristretto, aggiustare di sale.
Le tagliatelle, meglio se fresche, vanno sbollentate in acqua salata e tolte al dente. Una volta scolate vanno aggiunte alla padella del sugo per ultimare la cottura. A fuoco spento aggiungere il pecorino e il pepe, mescolare e servire.
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