Mia madre li stendeva, annodandoli come gale di pizzo e facendoli asciugare su un carta marrone. Li cospargeva ancora fragranti con lo zucchero, a velo o granella e, qualche volta, con gocce di limone.
Io incantata assistevo alla magia: quelle strisce confuse di pasta, tuffate nell'olio caldo si trasformavano in forme bizzarre: nastri, animaletti, fiori e altre creature dalle fattezze più strane. Come fossero uscite dalla pentola magica per festeggiare, anche loro travestite di mistero, l'ultima festa invernale.
Crostoli
250 gr. di farina
2 uova
1 noce di burro
1cuchiaio raso di zucchero
2 cucchiai di vino bianco secco
1 pizzico di zale
Olio di arachidi per friggere
Zucchero a velo
Fondere il burro a fuoco basso. Disporre la farina sul piano di lavoro a fontana e versarvi il burro, le uova intere, il vino bianco e lo zucchero. Amalgamare gli ingredienti e dopo qualche minuto cominciare a lavorare l’impasto con le mani per una decina di minuti, fino a quando sarà morbido. Formare una palla e riporla in una ciotola infarinata, coprire con un canovaccio e lasciare riposare per circa un’ora.
Dividere la palla in due pezzi e stenderla con il mattarello, su un ripiano precedentemente imburrato, fino ad ottenere uno spessore di due o tre mm. Con una rotella dentellata tagliapasta ricavare delle strisce larghe circa 3 cm, da incidere per il senso della lunghezza 1 o 2 volte in modo da poterle annodare morbidamente.
Riempire a metà una padella con l’olio di arachidi e, quando sarà caldo friggere, due o tre frittelle per volta, lasciandoli dorare leggermente. Scolare, e adagiarli su un doppio foglio di carta assorbente fino a che non saranno intiepiditi. Spolverare abbondantemente di zucchero a velo.
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