In giardino mi cresce una bella pianta di timo, che uso per le grigliate di carne, ma anche sui piatti di pollame e sugli arrosti. Inoltre la aggiungo al mazzetto guarnito per insaporire i brodi, le minestre e persino le verdure. Le foglie fresce sono molto più aromatiche di quelle essiccate, e possono essere congelate nelle vaschette del ghiaccio. Il bello di quest'erba è che si può raccogliere durante tutto l'anno, perché sempreverde e cresce su un terreno anche povero, purché sia ben drenato.
Qui l'ho usato per la carne di tacchino, non propriamente saporitissima.
Taschina di tacchino farcita al timo, prugne e pancetta.
Per due:
due pezzi di fesa di tacchino, del peso di circa 300 gr. l'uno
Rametti di timo fresco
6 prugne secche denocciolate
2 fettine di pancetta calabra dop
sale, pepe, olio d'oliva
Sale grosso affumicato
Spago da cucina per legare
Incidere la carne per il senso della lunghezza praticando un taglio abbastanza profondo da creare una tasca che andremo a farcire.
Lavare i rametti di timo e asciugarli bene. Salare l'interno della tasca ed stendervi bene la pancetta. Inserire poi il rametto di timo e tre prugne schiacciate. chiudere bene la taschina legandola stretta con lo spago.
Far rosolare la carne in olio d'oliva a fuoco molto dolce, sfumare con vino bianco e lasciare cuocere per 40 minuti circa, rigirando di tanto in tanto. Quando l'arrosto si è abbastanza asciugato lasciarlo riposare perchè la carne di ammorbidisca, prima di servire tagliato a fette spesse col suo sugo di cottura.
1 commento:
sto tacchino lo devo provare, poimagari dico a Vivio che è pollo!!! ;))
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