Prima Fata: -Voi, serpi maculate
dalle lingue biforcute,
voi, irti porcospini,
voi, salamandre, voi, ciechi orbettini,
nelle tenebre mute,
nascosti rimanete
a Titania regina delle fate,
offesa non recate
Coro:- Filomena, tu carina
culla il sonno alla regina
con la melodiosa canna,
ninna nanna ninna nanna.
Dal suo sonno lunge sia
ogni male, ogni malia,
dolce sia del sonno l'ora
all'amabile signora
Seconda Fata:- Voi, ragnetti tessitori,
zampalunga, andate via!
Via, lumache, scarafaggi,
via da questi suoi paraggi.
Vermi, via, non disturbate
la regina delle fate.
(Canzone delle fate - Primo atto
A midsummer night's dream of William Shakespeare)
Il "canto delle fate" omaggia la notte trascorsa. Questo capolavoro di Shakespeare è ambientato proprio durante la notte di San Giovanni, la notte che fa sognare, in cui tutti gli elementi della natura, tra cui l'acqua e il fuoco, secondo le credenze popolari, acquistano virtù magiche e salutari. Notte di sortilegi in cui tutto è possibile. Di fate, e teste d'asino di cui innamorarsi. Di auspici da trarre e pronostici da annunciare. La notte magica è passata. Io l'ho trascorsa in un sonno profondo. Ma stamattina all'alba la lavanda aveva un profumo più intenso e i colori delle mie erbe erano più splendenti.
Zucchine al pesto di rucola e menta
Pulire le zucchine e tagliarle a tocchetti. Rosolarle lentamente in olio d'oliva con una presa di sale, mantendole comunque al dente. A parte pestare un ciuffo di menta con un mazzetto di rucola. Aggiungere al pesto olio d'oliva e condire le zucchine. Sono ottime come contorno, anche freddo, oppure come condimento per una bella pasta estiva.
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