Sorpresi da un temporale

Erano veramente molti anni che non mi succedeva! La decisione di cenare fuori è stata casuale. Per respirare l'ultima luminosità della sera e scrollarsi di dosso la stanchezza del lavoro. Ma c'erano nuvole strambe. Non pesanti e gonfie d'acqua. No, erano leggere e di un soffice color arancio panna. Invitanti. Come la grigliata, profumata di erbe, legna e limone. Come la luce delle lanterne per allontanare gli insetti. Come il vino fresco che ti fa la testa leggera. Ci siamo presi il tramonto, l'arcobaleno, l'acquazzone improvviso e le risate bagnate.

Spiedi di calamari alla brace e scarola in crosta con uova
Per gli spiedi
600 gr di calamari freschi
Pangrattato
1 spicchio d'aglio
Sale
Olio extravergine d'oliva
prezzemolo e menta
Pulire i calamari e svuotarli. Riempirli con un composto di pangrattato, aglio e prezzemolo e menta tritati bagnati con olio d'oliva. Inserire sugli spiedi a seconda della lunghezza di questi ultimi. Cuocere alla brace facendo attenzione a non posizionare la griglia eccessivamente vicina alle braci per mantenerli morbidi. Aggiustare di sale e servire caldissimi con fette di limone.
Per questo piatto è bene avere un contorno già pronto, o di verdure fresche o come in questo caso una scarola cotta nella sfoglia.

Per la scarola in crosta:
Una sfoglia di pasta brisé (ma anche di sfoglia matta, se si vuole)
Scarola un caspio
tre uova più due albumi
Sale e olio d'oliva extravergine
Cuocere la scarola stufandola in padella o in un wok con sale e olio d'oliva. lasciare raffreddare e poi aggiungere l'albume mescolando. Cuocere le 3 uova sode, raffreddarle e sgusciarle. Stendere la sfoglia in uno stampo da plum-cake o simile e posizionarvi al centro la scarola, su cui adagiare le 3 uova sode ugualmente distanziate. Richiudere grossolanamente l'impasto su se stesso e infornare per 20-25 minuti circa. Si può servire tiepida o fredda.