Ieri sera, fuori a caccia di stelle. Mi ero ripromessa che non sarei rincasata senza averne visto almeno una. Almeno un desiderio da esprimere. Alla fine è comparsa, un baleno veloce fluttuare giù nel campo di granturco. Ed io svelta, a pensare il desiderio. Lo stesso da anni, a dir la verità. Non che non si sia mai avverato, ma mi piace pensare di poterlo rinnovare. Una sorta di scaramanzia, segreta nella sua vastità, che mi viene quando guardo le stelle. Insomma, lo metto in testa alla wishlist che continuo a stilare. Le altre sono piccole cose che fanno stare bene. Coccole e gelati, libri speciali e vecchi film. Prendersi cura. Degli altri, di me. Ritrovare l'energia nella natura. Sorseggiare infusi di frutta all'aperto, mentre la giornata comincia a spegnersi. Andare per mercatini in cerca di stoffe, chincaglierie e vecchi legni. Mettere i piedi nell'acqua di un posto nuovo. Fare la colonna sonora di questa estate, da riascoltare in inverno.
Insalata di farro e frutta secca
Ottima da sola per un pranzo o una cena leggera, semplice e nutriente. Va servita fredda o appena tiepida, volendo anche come contorno di secondi a base di formaggio o carni bianche.
Cosa serve per due:
140 gr. di farro perlato biologico
due zucchine non troppo grandi
Pistacchi, pinoli e mandorle spellate.
Olio d'oliva extravergine d.o.p.
La scorza di un lime
Sale e pepe.
Lavare bene il farro, metterlo in una casseruola di acqua fredda e lessarlo aggiungendo il sale quando comincia a bollire. Scolare al dente (di solito la cottura dipende dal grado di umidità del farro, per quello perlato non è necessario l'ammollo e la cottura non è eccessivamente lunga, all'incirca minuti, ma conviene assaggiare per non rischiare di scuocerlo). Rosolare le zucchine nell'olio d'oliva, aggiustare di sale e a cottura ultimata aggiungere al farro, mescolando bene per insaporire. A parte sgusciare i pistacchi e pestarli grossolanamente e tritare le mandorle. Tostare i pinoli in una padella antiaderente, senza nulla. Quando il farro si sarà raffreddato aggiungere la frutta secca (non prima per non farla ammosciare). Profumare con la scorza grattuggiata del lime e condire con olio d'oliva, sale e pepe. Servire fredda o tiepida.
1 commento:
bisognerebbe guardare le stelle più spesso
perchè il cielo ci osserva sempre e noi invece non contraccambiamo il suo sguardo
dimenticando il gusto di questi gesti semplici e naturali
ricordiamoci di alzare gli occhi più spesso
perchè forse i desideri non si realizzano perchè cadono le stelle
ma perchè quando le guardiamo significa che abbiamo il coraggio di sognare
e se sogni dai una possibilità ai tuoi desideri di realizzarsi
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