giovedì 25 ottobre 2012

La verità, vi prego, sulla semplicità.

Sarà perché la mia vita non è semplice, o perché per lavoro mi occupo di cose poco concrete. Sarà perché se mi guardo intorno vedo tante scappatoie, ripieghi, contorsionismi e rincorse che rendono l’esistenza umana improbabile e molto, molto faticosa. O che, alla lunga, cercare di cavalcare l’onda confusa del  vivere al massimo è davvero snervante. Sarà per questo che quasi senza accorgermene, sono arrivata a desiderare sempre di più le cose semplici. Semplici, non banali, che fa una bella differenza. Semplici e meravigliosamente imperfette. Particolari stonati che rendono i momenti unici, le persone speciali, le presenze necessarie e che io ho cominciato ad amare piano piano e a cercare sempre.

Se è vero che tutto può finire in un istante, non voglio perdermi nessun momento importante per smanie inconsistenti. Nessun traguardo che non voglia veramente.  Nessun sacrificio che non arrivi dalla libera scelta. Solo così,  forse, si evitano i rimpianti. In realtà questo non lo so. Non so cosa sia la semplicità perchè ognuno di noi, penso, ne può dare un concetto diverso. Quello che so, invece,  è che è meglio camminare accanto a qualcosa che sento di volere nel profondo, piuttosto che correre dietro a quello che gli altri pensano sia giusto per me. E questo nella mia testa è una cosa molto semplice.

Spero di aver risposto, con questo post che in verità volevo fare da tempo, alla domanda del premio di cui cocomerorosso, che ringrazio sinceramente,  mi ha omaggiato. Chi mi conosce un po' sa che sono una "spezzacatene" in molti sensi, per cui non dovrei sorprendere nessuno se, anche stavolta, invece di nominare 10 blogger a cui passare il testimone, lascio aperto l'invito a chiunque voglia rispondere a questa domanda, assolutamente difficile,  sulla semplicità.
Mi sembra un bell'argomento, di questi tempi.

Io, intanto,  vi lascio questa ricetta assolutamente imperfetta, ma sublime nella sua semplicità.


Quadrotti di polenta al tartufo, robiola e bacche rosa



Cosa serve:
Polenta già aromatizzata con tartufo
oppure polenta gialla normale 
Tartufo fresco sa grattuggiare
Robiola fresca
Bacche rosa essiccate (comunemente detto pepe rosa)
Sale
Olio extravergine d'oliva
Preparare la polenta come da istruzioni, se non si usa quella aromatizzata, una volta portata a termine cottura spolverizzarla con il tartufo fresco (o, in alternativa con buon olio aromatizzato al tartufo). Mescolare bene e versarla in uno tampo preferibilmente rettangolare o quadrato.
Lasciare solidificare molto bene, perciò consiglio di farla molto prima. Una volta ben fredda e solida, la polena va sformata, tagliata a quadrotti, unta l'olio con un pennello e passata al forno per renderla croccante almeno per 20-25 minuti. Schiacciare la robiola con una forchetta e sbatterla un pochino per renderla appena (non troppo) più cremosa, spalmarne una generosa quantità sui quadrotti. A questo punto pestare le bacche rosa in un piccolo mortaio e cospargere senza esagerare i quadrotti.
Una combinazione di sapori decisi e delicati, tutti molto riconoscibili, che si fondono con una bella armonia.  


Qui sotto, per chi volesse far suo il premio Simplicity, le regole:



1. Rispondere all domanda "Che cos'è la semplicità"
Che dite, un post può andare bene come risposta? :-)

2. Dedicare a chi ci ha donato il premio un'immagine
Al blog cocomerorosso, dedico questa immagine, che mi ricorda un gesto semplice ed essenziale che faccio ogni mattino per entrare nel mondo

Source Lifeonsunday

E infine:
3. Donare il premio ricevuto a 12 blogger
Beh...come dicevo mi andava di condividerlo con chi ha voglia di riflettere sulla semplicità, perciò allarghiamo!


16 commenti:

Unknown ha detto...

La semplicità e no banalità questa frase e' giustissima ...per ognuno di noi e' diversa per me e' un sentimento che mi fa stare bene e' difficile spiegarlo ma le cose materiali sono nulla confronto ad una carezza fatta con amore e semplicità .... Sono contorta lo so ma con gli anni sto imparando a sbrogliare la matassa!!!
Ricetta di gran gusto :)
Un abbraccio

Unknown ha detto...

semplicità.. secondo me è verità, spontaneità.. è esser sè stessi, nulla di più normale ma mai scontato nè banale!
bel post.. ricetta gustosissima
a presto
Luisa

Federica ha detto...

Semplicità non è affatto banalità Semplicità è sensibilità, coerenza, spontaneità; la semplicità è ciò che mi fa star bene anche se di strada da fare per arrivare ad accettare che è "meglio camminare accanto a qualcosa che sento di volere nel profondo, piuttosto che correre dietro a quello che gli altri pensano sia giusto per me" perchè per adesso continuo ancora a mettere in secondo piano quello che vorrei io veramente.
La semplicità è l'ingredienti che amo di più in cucina. E i tuoi quadrotti di polneta, nella loro "semplicit" sono di gran gusto e raffinatezza. Un abbraccio, buona serata

P.S. grazie per le splendide parole che mi hai lasciato al penultimo post ^_^

celeste ha detto...

Semplicità sono capelli sciolti al vento, pastelli che colorano la tua vita, risate spontanee di bambino. Animo immenso coperto da una pelle che profuma di vita come la primavera. Semplicità è l'acqua che non ha bisogno nemmeno di un colore per essere così meravigliosa, così come l'aria che ci dona la vita.

Semplicità è potersi guardare allo specchio e finalmente riconoscersi.

Barbara ha detto...


semplicità
[sem-pli-ci-tà] s.f. inv.

1 Elementarità, facilità

2 fig. Naturalezza, spontaneità, sobrietà

3 fig. Chiarezza, concisione nell'espressione scritta e orale

4 fig. Ingenuità, assenza di malizia

Non ho mai compreso il motivo per cui parlare di semplicità fa mettere l'accento sul fuggire dalla banalità, come a vergorgnarsi di una cosa che (per definizione , vocabolario alla mano) significa "semplicemente" e meravigliosamente:
molto diffuso, comune;
ma anche:
di poco conto, piccolo ma anche sciocco.

Quanto è comune il pane? Eppure il profumo del pane appena sfornato, nel suo essere così scioccamente piccolo, non è una delle cose più banalmente semplici che esistano?

Ecco, semplicità per me è ciò che è: ossia banalità, quella splendida, come il profumo del pane.

Bel post e bella riflessione, grazie :)

Barbara ha detto...


semplicità
[sem-pli-ci-tà] s.f. inv.

1 Elementarità, facilità

2 fig. Naturalezza, spontaneità, sobrietà

3 fig. Chiarezza, concisione nell'espressione scritta e orale

4 fig. Ingenuità, assenza di malizia

Non ho mai compreso il motivo per cui parlare di semplicità fa mettere l'accento sul fuggire dalla banalità, come a vergorgnarsi di una cosa che (per definizione , vocabolario alla mano) significa "semplicemente" e meravigliosamente:
molto diffuso, comune;
ma anche:
di poco conto, piccolo ma anche sciocco.

Quanto è comune il pane? Eppure il profumo del pane appena sfornato, nel suo essere così scioccamente piccolo, non è una delle cose più banalmente semplici che esistano?

Ecco, semplicità per me è ciò che è: ossia banalità, quella splendida, come il profumo del pane.

Bel post e bella riflessione, grazie :)

BoccadiRiSo ha detto...

stamattina mi sentivo una voce nella testolina che mi diceva di venire sulle tue pagine in cerca di qualcosa... sentivo forse nell'aria la comparsa del tuo nuovo post, che un po' sento mio. Se permetti prendo il premio sulla semplicità come se me l'avessi donato tu.

Come due amiche davanti ad una tisana fumante che parlano di semplicità. Di se stesse.
Un bacio *

kiara ha detto...

ciao e grazie di essere passata da me,anche io come hai potuto leggere nel mio ultimo post, amo le cose semplici.
Purtroppo io non amo il tartufo, anzi lo odio, ma per gli amanti del genere i tuoi quadrotti saranno una delizia. buon week end ciao kiara

Unknown ha detto...

MArgot, che belle parole... :) conducono proprio nella via giusta, ogni tanto sarebbero da rileggerle per non dimenticarle e rischiare di perdere l'orientamento! i tuoi quadrotti sono bellissimi.. io adoro il pepe rosa.. è davvero un tocco speciale!
a presto

Elvira Coot ha detto...

La semplicità. Dove sarà finita ultimamente? A prescindere dai vari settori, anceh nella cucina, ormai, regna la complicazione. Ma io resto dell'idea che le cose più belle e buone sono quelle semplici, seppur raffinate. E i tuoi quadrotti di polenta sono davvero da leccarsi i baffi!

Günther ha detto...

ricetta imperfetta è una ricetta di classe

sississima ha detto...

questa si che è una ricettina coi fiocchi, un abbraccio SILVIA

Le Temps des Cerises ha detto...

Hai scritto delle cose davvero belle e non banali sulla semplicità, un concetto che pare stia passando di moda, presi come siamo dal correre dietro alle cose più futili :-(
un abbraccio
Camy

Rossella ha detto...

siamo in buona compagnia, le cose semplici danno un soddisfazione in più, c'è l'esaltazione dell'essenza dei sapori, c'è il gusto non inquinato... Complimenti !Un abbraccione !!!

Unknown ha detto...

che belle ricette! buonissime!

volevo farti i complimenti per il blog, l'ho scoperto da poco per caso ma ho già sbirciato altre tue ricette, tutte bellissime! brava! mi sono anche aggiunta ai lettori fissi :)
Passa anche da me se ti va!
a presto,
Michela

Unknown ha detto...

Ecco come rendere croccante la polenta....ci ho provato due volte ma sempre senza riuscirci...facevo la polenta la raffreddavo e via...così mi si scioglieva senza fare a crosticina...ma dove saremmo senza noi blogger? Io ho imparato a cucinare tramite internet (mia madre non ha mai pensato di insegnarmi) ...