Finestre temporali, le mie, che tengo aperte sul mondo come occhi dalle ciglia lunghe e benevole, a proteggermi dentro. Una settimana, un mese. Silenzio, i giorni che scivolano freddi, la neve mi scende sull’anima. Tutto si congela, neanche il brodo caldo dei miei ricordi serve a sciogliere i nodi. Strati e strati di lana non proteggono dal vento, mi sento esposta e in balia delle tempeste. Guardo la strada che ho davanti senza riconoscerla, un nastro di cemento sporco che disegna un crudele sorriso di cui non vedo la fine. E poi.
Una taglio di luna più arancio, una folata più tiepida, un guizzo di colore immaginato. L’inverno è passato silenzioso ma non tranquillo, lentamente, stancamente. Lavando via il grigiore dai capelli, ritorno alla tenerezza. Mi guardo di riflesso, non oso ancora nello specchio. Giorni duri e lunghi che hanno lasciato il solco. Nelle guance scavate che oggi dipingo di rosa, nelle spalle che inaspettatamente tengo più dritte. Dov’eravamo rimasti?
Zuppa d’inverno contro la tristezza
Zucca, 300 gr
Farro 80 gr.
carote 3
patate 2
ceci 200 gr
cumino, un pizzico
1 porro
brodo di verdure qb
olio d’oliva
pinoli tostati
Sbucciare la zucca e le patate e tagliarle a cubetti. Tritare il porro. In una pentola, scaldare 3 cucchiai di olio d’oliva e farci appassire le verdure per qualche minuto, mescolando bene. Versare il brodo in modo da coprire esattamente le verdure e far cuocere a fuoco medio per una trentina di minuti. Aggiustare di sale e unire i ceci scolati e il farro prima sciacquati in acqua fredda. Unire il cumino e far cuocere altri venti minuti avendo cura di aggiungere brodo man mano che viene assorbito.
Spegnere la zuppa, impiattare e cospargere con olio d’oliva, pepe nero macinato fresco e pinoli appena tostati. Se si preferisce passare al mixer la verdura prima di aggiungere il farro.
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