lunedì 21 marzo 2011

Sogno

Un'altalena nel buio della notte. Lo sfondo del cielo è rosa sul nero, e qualche altra pennellata fioca di luce. Sono in piedi sull'altalena e guardo di sotto. Sotto c'è il mondo con la sua città. I palazzi che dormono accarezzati dal vento, lo stesso che mi dondola tra ricami stellari. Girandomi vedo una nuvola che mi sfiora la schiena: è luminosa e allungando il braccio potrei infilarmici dentro. Sento il suo tepore come se vivesse. In lontananza quella torre che mi è familiare baluggina di  polvere dorata, non so bene in quale luogo mi trovo, ma dev'essere stato mio, in qualche momento della sua esistenza. Come una coda di seta frusciante, la nube mi circonda e mi solleva, lasciando l'altalena a dondolare nel vuoto ormai celeste. Che magnifica sensazione trovarsi lassù. E paura e senso di libertà ed euforia.
Riscendo ondeggiante, leggera in un vestito rosso che non mi ero accorta di avere. Un lampione si accende. Il mio sogno lascia una scia nell'alba di Parigi.


Tarte Tatin speziata e capovolta

4- 5 mele non troppo grandi
100 grammi di zucchero di canna
Burro 50 grammi
2-3 chiodi di garofano
100 ml  di Calvados
Pasta sfoglia

Sbucciare le mele, togliere il torsolo e dividerle in due. In una casseruola far sciogliere lo zucchero con il Calvados a fuoco dolce, mescolando perché non attacchi. Aggiungere le mele e i chiodi di garofano. Nel frattempo accendere il forno e portarlo alla temperatura di 170 gradi.
Aggiungere il burro a fiocchetti alle mele, fare fondere e togliere dal fuoco. Le mele devono restare intatte. Foderare una pirofila o teglia da forno rotonda con carta da forno bagnata e strizzata bene, versarvi il composto di mele, facendo attenzione che queste restino con laparte concava girata verso l'alto. Coprire con il disco di pasta sfoglia, ripiegandola bene sui bordi della pirofila per sigillare. Infornare a 170 gradi per 25 minuti circa.
A cottura ultimata scaravoltare delicatamente in un piatto da portata e lasciare intiepidire fino a che il caramello non si rapprende.
Se i chiodi di garofano non piacciono, si può profumare con la classica stecca di vaniglia.




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