Eccitata per la fine della scuola, dismettevo le scarpe e le calze. I piedi mi si sarebbero induriti sulla terra. Sui marciapiedi caldi di sole dove avrei corso da mattina a sera. Lungo gli sterrati umidi di acquazzoni estivi avrei lanciato la bici in una rincorsa al mio tempo d'estate. Tutto mio, solo mio.
Ogni mattina una promessa d'avventure, un odore diverso, una forma di nuvola indovinata. La conta a chi toccava stare sotto, i mille nascondigli misteriosi e subito dimenticati. I pomeriggi di sole e polvere, di angurie e pomodori mangiati appena colti. E la sera i profumi della cena che mia madre preparava, spesso fuori in cortile, ad attirarmi verso casa. Esausta e sporca, come una bestiolina selvaggia. L'acqua del bagno scaldata al sole nella tinozza di zinco, il mio saluto al giorno morente e la curiosità intensa per l'indomani.
Era tanti anni fa. E' come fosse oggi, e di questo ringrazio me stessa per non aver lasciato che la vita mi cambiasse troppo e per gioire dell'estate e della natura con lo stesso intenso stupore.
Crostata di frutta estiva, ricotta e miele.
Cosa serve:
Un rotolo di pasta brisé
Frutta di stagione: tipo albicocche, lamponi, more. Ma anche fichi o pesche.
Una manciata di anacardi
4 cucchiai di ricotta vaccina
1 uovo
due cucchai di miele
2 cucchiai di zucchero di canna
Lavare la frutta delicatamente, snocciolarla se è il caso e tagliarla a spicchi. Schiacciare bene la ricotta e sbatterla con l'uovo, aggiungendo il miele fino a che non si ottiene una crema spumosa. In uno stampo stendere la pasta brisé e bucherellarla sul fondo con una forchetta. Quando il forno è a temperatura (180 gradi), stendere la crema di ricotta sulla pasta in uno strato sottile e disporvi la frutta a piacere, cospargendola poi con lo zucchero di canna perchè caramelli. Richiudere i bordi della schiacciata e spolverare di zucchero anche quelli. Infornare per 40 minuti circa, abbassando la temperatura a 170 gradi gli ultimi dieci minuti. Lasciare raffreddare prima di consumare.
9 commenti:
Che bello gioire della natura, dei suoi colori e dei suoi profumi, che ci restano nei nostri ricordi... e questa crostata e' ina dolcezza a cui e' difficile rinunciare!
un bacione
E' bellissimo quello che hai scritto, perchè è con lo stesso spirito di quando ero piccola che affronto certe giornate -non tutte purtroppo- che gioisco nel sentire l'odore dell'aria del mattino, nel riconoscere le forme delle nuvole, nel sentire l'erba fresca sotto i piedi. E mille altre sensazioni che mi risvegliano l'animo, mille colori, mille odori, mille ricordi.
Favolosa la crostata cara Margot.
Non c'è nulla più dolce dei nostri ricordi d'infanzia, poi di estate quanti giochi e avventure con gli amici... Che nostalgia cara Margot anche se gioisco ancora del arrivo del estate ma ora purtroppo per altri motivi. La crostata è proprio con i colori estivi, volentieri addenterei un pezzetto!:) Ciao, baci!
incantata dal tuo racconto perchè la fanciullezza, vivendo con la nonna in un paesino di 2500 abitanti dove tutti avevano il proprio orto e tutti si conoscevano, era proprio così (con piccole varianti, ma così).
^_^
il titolo mi trascinata qui come il mio passato, e il tuo. io non ho avuto un'infanzia altrettanto felice, ma ricordo gli odori, i colori, le forme delle nuvole e le cantilene come te, con la forza di quando ero bambina. sogno che mia figlia possa ritrovare tutto questo, anche i profumi di una cena in cortile quando torna dalla campagna della nonna, sporca ed esausta. ho sempre voluto dirtelo: penso che tua madre sia una donna speciale se, mi permetto di dire, tu sei oggi quella che non è cambiata troppo, e che sa godere dei colori e delle forme del mondo.ps: che dire della crostata? non va in secodno piano, è un inno al mondo, ai suoi colori e profumi!sei speciale.
Ma che bel post che hai scritto! Brava, davvero. E che dire di questa crostata? Speciale davvero.
I ricordi dell'estate sono tra i più dolci che mi porto dietro...i miei avevano il profumo del mare, delle strade assolate e dei ricci di mare che mio padre mi prendeva...ora le estati sono troppo brevi, ma cerco di assaporare, anche se per pochi giorni quelle sensazioni.
Da troppo tempo non passavo da questo bellissimo angolo. Ogni stagione ha il suo fascino e il suo ricordo va all'infanzia quando le stagioni importavano davvero di più.
Bellissima la crostata, soprattutto in questo periodo di colori e festosi.
Un abbraccio
adoto la ricotta e le torta con la frutta, la tua è di una delicatezza ed ha un aspetto così sano e leggero che ne mangerei una fettona senza sentirmi in colpa!!! ottima, hai davvero buon gusto e il tuo blog mi piace molto, sono sicura che sapra ispirarmi e stimolarmi!!! ti seguo, spero che potremo conoscerci meglio!!!
a presto! passa da me!
claudia.
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