giovedì 1 novembre 2012

La signorina M. e le "fisime culinarie" che non passano.

Ormai non nascondo più la mia propensione per il cibo sano, i prodotti biologici, la possibilità di uno stile alimentari alternativo. Mi sono abituata ai commenti perplessi dei parenti e conoscenti, che, quando nomino la giornata  "vegana" istituita settimanalmente a casa nostra o l'acquisto fatto al Gas o, ancora, il fatto che per prendere i prodotti che voglio mi faccio anche due o tre posti diversi, in città o  a casa dal contadino,  sgranano gli occhi come se fossi una marziana.  All'inizio qualcuno mi prendeva in giro, facendo passare le mie scelte per fissazioni, oppure per stranezze passeggere. O ancora, come spesso accade, si nascondevano dietro le solite frasi del tipo "eh, si vede che avrai il tempo di farlo". 

Ma col tempo si stanno anche loro abituando. Anche perchè non mi piace insistere per affermare il mio punto di vista, se lo facessero con me, io mi irriterei. Così, se capita di parlarne io mi confronto volentieri, convinta che l'educazione alimentare sia una questione da assumere gradualmente, come una cura omeopatica, in modo che il seme delle buone abitudini abbia il tempo di germogliare dentro di noi. Va da sè che qualsiasi cosa imposta, alla fine diventa odiosa. Invece le scelte devono essere consapevoli e, soprattutto, volontarie.
Continuo a pensare, sempre di più, che nutrirsi con rispetto sia una delle più alte forme d'amore, verso noi stessi e verso le persone che ci stanno vicino. Senza fanatismi, un passo alla volta, verso una sensibilità che non ci è stata insegnata da piccoli, ma che ora abbiamo l'opportunità di fare nostra. Ne abbiamo i mezzi, ne abbiamo la possibilità, ne abbiamo il tempo. Certo, questo scardina molte delle nostre consuetudini, ma al tempo stesso rappresenta una sfida alla nostra creatività e, pian piano ci fa arrivare ad una concezione naturalmente diversa del vivere il cibo.

Oggi a me viene automatico, ogni volta  che compro, indugiare sulla qualità del prodotto. Ma non solo. Mi interrogo sulla provenienza, sulla lavorazione e sulla commercializzazione. E sono orgogliosa di farlo.  Perdo più tempo? Può essere, sempre che si riesca a dimostrare che quell' ora spesa per fare più spostamenti (peraltro recuperata da spese molto veloci, in luoghi piccoli e faccia a faccia col produttore) sia davvero una "perdita", mentre non lo siano le ore  passate dentro un chilometrico centro commerciale dalle dimensioni allucinanti. Spendo più soldi? Non direi, visto che prendo quello che mi serve  e quando mi serve, invece delle quintalate di prodotti che dovranno essere necessariarmente surgelati o a lunga conservazione. E che spesso il prezzo del produttore diretto è più basso, anche di parecchio, di quello che trovo al market.  
Mangio meglio? Ne sono convinta. Il mio corpo, che mi sono abituata ad ascoltare, lo conferma, ed oltre a questo, anche la mia coscienza è un pelino più leggera. 

Così, quando ho visto questa bella guida, non ho potuto resistere. Perché anche i ristoranti, anzi loro più di tutti, possono mettere in pratica questa filosofia del nutrirsi coscienziosamente, rispettando così il proprio lavoro e quello degli altri. 

Non a caso il sottotitolo è Guida ai ristoranti con l'anima. Potevo non innamorarmene?






Crumble di funghi ripieni su verdure rosse croccanti




 Cosa serve per due:
6 funghi prataioli grandi
Pangrattato 
Ricotta mista fresca circa 80 grammi
1 limone
1 cipolla borrettana
noce moscata
parmigiano reggiano
6 noci
sale 
olio extravergine
pepe bianco
verdure fresche cavolo cappuccio e ravanelli

Pulire i prataioli, staccando il gambo e rimuovendo con un coltello la pelle esteriore delle teste. Preparare la farcia con pangrattato e parmigiano reggiano in parti uguali (per le quantità regolatevi a seconda della grandezza dei funghi, alla fine deve rimanere un po' di farcia e pangrattato), in cui si andrà a mettere una bella grattuggiata di noce moscata, la buccia grattuggiata del limone, le noci tritate, la cipollina tritata finissima. Aggiustare il composto con poco sale, un pizzico di pepe bianco e mescolare bene con le mani perchè gli ingredienti si amalghimino. A questo punto aggiungere la ricotta schiacciata grossolanamente, la farcia si inumidirà ma non tantissimo. Distribuire il composto nelle teste dei funghi, precedentemente spennellate con olio d'oliva, sia internamente che esternamente, e pressare leggermente, tenendo un po' di farcia da parte. Quando le teste sono bene farcite, prendere la farcia rimasta, aggiungervi altri due cucchiai di pangrattato e guarnire i funghi facendo una piccola piramide, questa volta senza pressare. Ultimare con un filo d'olio sulle cupoline e infornare a 180 gradi, per almeno mezz'ora. I funghi devono rimanere abbastanza sodi, e la farcia non deve bruciare, ma solo gratinare bene, come un crumble. Servire su un bel letto di verdure croccanti tagliate finemente. Io ho scelto quelle rosse, quindi cavolo cappuccio e ravanelli, che sono buoni anche al naturale.
N.B. la buccia di limone dona alla farcia un intenso profumo e al piatto una particolare leggerezza.


16 commenti:

Sandra ha detto...

Condivido tutto quanto, in particolare l'attenzione ( a detta di mio marito a volte "esagerata" )agli acquisti delle materie prime, che anche per me dimostra amore per sé e per gli altri.
Sono stupendi questi funghi , il ripieno di ricotta mi intriga , li proverò , grazie!
A presto, Sandra.

Barbara ha detto...

questo post mi scatenerebbe un poema omerico in realtà, mi limito a dirti che il percorso che stai facendo è splendido, che potrà capitare che avrai dei ripensamenti, che potrà succedere che ti vengano i nervi e vorrai mollare tutto, che penserai anche "ma chi me lo fa fare non serve a niente".
serve, eccome.
un abbraccio :)

Federica ha detto...

Condivido in pieno su tutta la linea. Spendere del tempo per ricercare la qualità di ciò che si porta a tavola non potrà mai essere una perdita di tempo. Anche se qualcuno può far fatica a capirlo.
I tuoi funghi ripieni con quel cappello di briciole sono favolosi. Un abbraccio, buona serata

Katy ha detto...

ti ringrazio per quello che hai scritto, noi che abbiamo scelto di aprire un negozio bio siamo costantemente in lotta contro una certa ignoranza popolare che pensa che tutto quel che è bio sia una bufala. Apprezziamo maggiormente la tua preparazione ;) katy

Nel cuore dei sapori ha detto...

interessante la guida!! Cara, io ho un debole per i funghi,e vedere questa ricetta a quest'ora mi ha fatto venire una acquolina che non ti dico!!

Unknown ha detto...

anche io cerco di seguire un alimentazione sana e con prodotti bio perche' sono convinta che siano meglio. Mi accorgo che molte persone mi prendono in giro ma come dici tu non cerco di imporre niente . Io preferisco cosi' e vedo che anche mio marito che era scettico ora invece apprezza di piu':-)
questi funghi sono divini ma le tue ricette sono sempre una garanzia:-)
un abbraccio

Unknown ha detto...

Le materie prime sono fondamentali, d'accordissimo anche io!

Giu ha detto...

Ciao! Ti seguo da un po' è vorrei darti un piccolo riconoscimento eprchè trovo il tuo blog molto bello ^^
ecco qui il link:
http://melacannella.blogspot.it/2012/11/premio-blog-affidabile.html

Aria ha detto...

bellissima ricetta e utilissimo post!

Ribana Hategan ha detto...

Condivido in pieno, è molto importante mangiare sano e preoccuparsi per quello che mangiamo!
I funghi sembrano buonissimi, sono molto invitanti, complimenti!
Baci e buona giornata!

sississima ha detto...

ancora non mi sono avvicinata ai gas, semplicemente perchè anche io ho un orto in giardino, vedremo, ricettina sfiziosa e invitante, un abbraccio SILVIA

Unknown ha detto...

Bellissimo post. Credo anch'io che il tempo "speso" per scovare i piccoli produttori e prodotti genuini sia molto ben speso. Purtroppo non è sempre facile, ma la soddisfazione è fuori questione!
Anch'io sto iniziando un po' a prendere coscienza su come spendo i miei soldi, non solo nel cibo.
Bellissima ricetta :-) come sempre!

Baci
ma.

Unknown ha detto...

Non stai assolutamente perdendo tempo, anzi!!! Anche il gusto ci guadagna, stai sicura!!! E questa ricetta è gustosissima, adoro i funghi prataioli: ai miei genitori sono nati nel giardino quest'anno!!
Bacioni,
Franci

PATRIZIA MALOMO ha detto...

Bravissima. Mi piace chi persegue nella propria scelta coerente e senza "violenza" riesce a farla accettare anche a chi le sta intorno. Vorrei essere anche io così volitiva e "ordinata" nelle mie scelte, invece ogni tanto sfarfalleggio! Sgrunt!
Un abbraccio, Pat

Unknown ha detto...

Un'amica in comune mi ha consigliato il tuo blog, soprattutto per le intro. Aveva ragione! Complimenti. Ti seguirò

Margot ha detto...

Grazie e benvenuta, e grazie anche all'amica in comune. Appena riesco passo a trovarti anch'io ;-)