domenica 8 settembre 2013

Per finta.

Si sente stanca, di quella stanchezza buona che si posa nelle ossa solo dopo aver percorso sentieri impervi, ma dove c'è sempre una fonte a cui dissetarti, una pietra su cui riposare, un rimbalzo di vento cui confidare un segreto.
Le occhiaie sono profonde, da notti passate intensamente a cavalcare le correnti ascensionali, a dispiegare ali sorprendentemente larghe, planando come un uccello selvatico. I capelli arruffati, corti come i miei, che le formano un'aureola scura attorno al viso pallido e tirato. Ha fatto un lungo viaggio, Margot. Tanta strada percorsa, e poco tempo per darmi ascolto. Pensavo stesse via ancora per un po'. 

Invece, in un giorno non qualsiasi,  in cui la luce è malinconica ma così seducente che non sarebbe brutto morirci dentro, si è posata con la delicatezza di una farfalla nella piccola stanza bianca. Si vede che le mancavo, che le mancavate anche voi.
 
Ora eccola qui, alzarsi in punta di piedi come per mimare i gesti di una minuscola ballerina di carillon, ma è solo per tendersi e guardare dalla finestra il giorno che sta annegando tutte le sue domande nel tramonto, e la sera che porterà i suoi misteri da scartare piano piano. Eccola frugare con lo sguardo in un punto lontano, imbronciata e fragile, in cerca di qualcosa che non so, che forse ha paura di raccontarmi. Ma poi eccola raddrizzare le spalle, distendere la nuca e sorridermi, come se avesse capito di poter stare tranquilla fra le sue cose, per stanotte.

Come quando da piccola indossava le scarpe col tacco della mamma, tanto grandi da doverle trascinare in giro, che la facevano sentire adulta e invulnerabile. La facevano sentire un'altra. Per finta, ma quanto era bello crederci.


Zuppa del ritorno



Cosa serve:
1 barattolo di ceci
1 cipolla bianca
1 patata
1/2 cucchiaino di curcuma
Olio d'oliva extravergine fruttato
1-2 foglie di alloro fresco
Pepe nero
Sale di Cervia 

Scolare i ceci e sciacquarli sotto acqua corrente molto bene. Affettare la cipolla abbastanza grossolanamente, sbucciare la patata e ridurla a dadini. Preparare un soffritto con olio e cipolla. Insaporire leggermente con il sale. Aggiungere le patate e farle rosolare, bagnare poi con acqua calda, circa mezzo litro e far prendere bollore. Lasciare andare a fiamma dolce aggiungendo le foglie di alloro spezzettate e dopo circa dieci minuti anche i ceci. Unire la curcuma mescolando per rendere il colore uniforme. Continuare la cottura per circa 40-50 minuti complessivi, aggiungendo acqua calda man mano che il brodo si asciuga. Aggiustare di sale, togliere l'alloro e servire con una macinata di pepe e un filo d'olio. 

9 commenti:

sandra ha detto...

lasciala riposare al sicuro per un po', magari dagli anche una tazza di zuppa e tienila al calduccio dentro te. non si stà mica bene da soli!

Aria ha detto...

com'era bello crederci, vero? e ora lo leggo negli occhi di mia figlia, sntendomi un pò vecchia, un pò maga per averla creata. Tu hai una grazia incommensurabile nello scrivere e condurre i tuoi lettori nel groviglio dei tuoi sogni come fossero parte dell'inchiostro della tua penna delicata

BoccadiRiSo ha detto...

Ritorniamo. Quanti fardelli di vita in più hai? Un abbraccio

Francesca P. ha detto...

La minuscola ballerina del carillon... una sola immagine, così nitida... mi appare davanti agli occhi, è lei, gira lentamente, in modo malinconico, con la mano piegata e quel tulle nella gonna... tuffo al cuore.

Il valore dei ritorni. Io ci credo. Tantissimo.

chiara ha detto...

continuo a leggerti e rileggerti...ti abbraccio forte

Anonimo ha detto...

Cara Margot, mi auguro che tu stia scrivendo un libro per raccogliere e custodire tutte le cose meravigliose che escono dalla tua penna. La zuppa di ceci rincuora sempre. Un bacio grande

Rebecka ha detto...

Le tue parole sono meravigliose! E cosa c'è di meglio di questa zuppa di ceci, semplice, genuina, proprio come te. Un abbraccio, dolce creatura!

Stefania ha detto...

Margot cara, tutto ok? Ti aspetto da me. Bacio bacio

Sabina Sala ha detto...

credo proprio che oggi mi preparerò questa zuppa, ho un barattolo di ceci che mi aspetta e mi serve qualcosa di caldo per scaldarmi
bacioni