L'Unicorno guardò Alice come in sogno, e disse: - Parla, bambina. Alice non poté non schiudere le labbra a un sorriso, mentre cominciava: - anch'io avevo sempre creduto che gli Unicorni fossero mostri favolosi. Non ne avevo visto ancora uno vivo.
- Bene, ora che ci siamo visti tutti e due, - disse l'Unicorno, - se tu crederai in me, io crederò in te. Accetti il patto?
- Sì, se vi piace.
- Adesso fa portare la torta, caro, - disse l'Unicorno volgendosi al Re. - Per me, niente del tuo pane bruno oggi.
- Certo... certo! - mormorò il Re, e fece cenno a Fortunello. - Apri il sacco, - sussurrò. - Presto, non quello... quello è pieno di fieno. Fortunello trasse una grossa torta dal sacco, e la diede a tenere ad Alice, mentre egli prendeva un piatto e un coltello. Come fossero tutte queste cose uscite dal sacco, Alice non poté indovinare. Era come un giuoco di prestidigitazione, essa pensava. Il Leone li aveva raggiunti, frattanto: appariva molto stanco e assonnato, e aveva gli occhi semichiusi.
- Che è questo? - disse, dando una pigra occhiata ad Alice, e parlando in un tono di basso profondo, che pareva il rintocco d'una campana.
- Ah, sì, che è questo? - gridò pronto l'Unicorno. - Non l'indovineresti mai! lo non ho potuto. Il Leone guardò Alice annoiato:
- Sei un animale... un vegetale... un minerale? - disse sbadigliando ad ogni parola.
- È un mostro favoloso! - esclamò l'Unicorno, prima che Alice potesse rispondere.
- Allora servici la torta, Mostro; - disse il Leone sedendosi in terra e tenendosi il mento fra le zampe. - E sedetevi anche voi (al Re e all'Unicorno): e dividi la torta in parti uguali, sai.
Alice s'era seduta sull'orlo d'un ruscelletto col gran piatto sulle ginocchia e tagliava attentamente col coltello.
- Che seccatura! - disse, rispondendo al Leone (s'era già abituata ad esser chiamata «Mostro»), - io taglio le fette, ed esse si riappiccicano.
- Tu non sai come si trattano le torte dello Specchio! - osservò l'Unicorno. - Prima devi distribuire le parti e poi tagliarle.
Questo pareva assurdo, ma Alice ubbidientemente si levò, portò in giro il piatto, e la torta si divise in tre pezzi, mentre la bambina andava dall'uno all’altro.
- Ora tagliala, - disse il Leone, mentre ella tornava al suo posto col piatto vuoto.
- Dichiaro che non è giusto, - gridava l'Unicorno, mentre Alice, seduta col coltello in mano, non sapeva di dove cominciare. - Il Mostro ha dato al Leone una porzione due volte più grossa della mia.
- Non s'è tenuta la porzione sua, però, disse il Leone. - Ti piace la torta, Mostro?
Ma prima che Alice potesse rispondere, cominciarono i tamburi...
Liberamente tratto da
Alice attraverso lo specchio e quello che vi trovò
Photo: Elena Kalis |
Per riflettere su come il mondo e le cose possano essere diverse ma non per questo sbagliate, come la normalità sia solo una convenzione destinata, grazie a Dio, anche a cambiare.
Buona settimana
Cheese cake ai mirtilli freschi
Cosa serve:
(Per uno stampo da 18 cm. di diametro)
150 gr di biscotti tipo digestive
60 gr di burro fuso intiepidito
3 uova
400 gr di formaggio Philadelphia
200 gr di zucchero a velo
1 vaschetta di mirtilli freschi
60 gr di zucchero di canna
Uno o due fogli di gelatina se volete una copertura più compatta (io non l'ho messa).
(Per uno stampo da 18 cm. di diametro)
150 gr di biscotti tipo digestive
60 gr di burro fuso intiepidito
3 uova
400 gr di formaggio Philadelphia
200 gr di zucchero a velo
1 vaschetta di mirtilli freschi
60 gr di zucchero di canna
Uno o due fogli di gelatina se volete una copertura più compatta (io non l'ho messa).
Per la base: frullare finemente i biscotti , unire il burro tiepido e impastare con le mani. Foderare una tortiera apribile di carta forno inumidita e ben strizzata e versarvi l'impasto di biscotti, premendo bene con le mani o aiutandosi con un cucchiaio, a formare la base. Se vi avanza sufficiente impasto potete creare anche dei bordi, ma deve essere sufficiente affinché questi siano alti come o poco meno del bordo della vostra tortiera. Riporre lo stampo in frigorifero a rassodare.
Per la crema al formaggio: separare albume e tuorli. Montare i primi a neve e metterli in frigo. Frullare i tuorli con lo zucchero, e unire poi il Philadelphia. Unire infine gli albumi montati inglobandoli lentamente perché non sgonfino. La crema risulterà così molto spumosa e leggera. Versare sulla base di biscotti e mettere a cuocere in forno per circa un'ora a 160°. Togliere dal forno e lasciare raffreddare. Non spaventatevi se nel frattempo si sgonfia.
Per la copertura ai mirtilli: in un pentolino meglio antiaderente, versare i mirtilli lavati. Aggiungere due o tre cucchiai di acqua e lo zucchero di canna e far andare a fuoco dolce fino a che i mirtilli formeranno il loro sciroppo. Togliete dal fuoco quando ritenete che la composta sia pronta, a me piace con qualche mirtillo ancora intero, non troppo passata. Aggiungere la gelatina strizzata mescolando bene e prima che solidifichi versare sulla cheese cake ricoprendone tutta la superficie. Lasciare raffreddare del tutto e sformare. Servire a temperatura ambiente o fredda.
13 commenti:
E' sempre un piacere leggerti, vorrei saper scrivere come te.
La tua cheesecake ha un aspetto divino ed è una di quelle cose che è già nelle mia lista di cose da fare prossimamente.
baci sabina
già, proprio vero...parole vere che purtroppo non son vere per i più...ed il "normale" resta l'unica via, dove non tutti si sanno/vogliono adattare...
Splendida cheesecake, ciao e buona settimana
Cosa e' normale e cosa no?! Io sono sempre stata una persona che difende le proprie idee e il mio modi di essere a costo di sembrare "strana" forse mostro ?! Ma non riesco a fare una cosa perché va' ... E' di moda... Cosa vuol dire? Io sono io! Sei sempre profonda e mi piace leggerti, dovresti scrivere e pubblicare:-) anche la cheesecake e' strabuona !!! Un abbraccio
complimenti un gran bel cheese cake adatto per tutti i momenti della giornata
Giacomo penso potrebbe gradire molto questa!! ;)))
Fuori, il gelo, il turbine di neve accecante,
la capricciosa follia del vorticar del vento...
Dentro, del focolar la vampa rosseggiante
e dell'infanzia il nido caldo e contento.
Dalle magiche parole sei come catturata:
più non t'accorgi della tormenta scatenata.
( Al di là dello specchio ( e quel che Alice vi trovò ) )
...restiamo bambine e continuiamo a sognare. Sempre.
oh boy that is a nice cake... i love to have that.. wonderful photos.
buonissima!
ho appena creato un blog anch'io... passa se ti va. :)
Cosa è normale e cosa no? bella domanda! Io trovo normale tutto quello che faccio, senza farmi condizionare dal mondo esterno per il quale sono un personaggio strano e bizzarro :D
Mamma mia che spettacolo di torta, qui da me gradirebbero assai :D
una ricetta stupenda , baci
Ohmammamiabella che meraviglioso cheese cake!!!
Alla fine del gioco, come capita nella vita reale, Alice è diventata un po’ più grande.
La vita è un gioco, un gioco è la vita.
Ciaoooooooo
Buona serata
Mamma mia,che meraviglia!Sembra ottimo!Buona settimana,carina!
da quanto tempo non passavo e quante cose mi ero persa! sei magica, semplicemente...
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